#15 - APPELLI
Ho finiiiitoooooo… ho finiiiiiiiiiito….
Chiunque abbia pargoli per casa sa bene cosa significa questo urlo simpaticamente minaccioso. Vuol dire che è ora di correre a fare un bidet al chiamante. Prima che decida alzarsi dalla tazza da solo e combinare qualche guaio.
Sono un esperto in campo, since 2007.
Come i militari sotto naja, spunto sul calendario i giorni che mancano all’alba dell’indipendenza ritrovata. Ma so già che poi - incredibilmente - mi mancheranno una serie di fatiche tutto sommato dolci, come la routine del cambiar pannolini (ero cintura nera fino a un paio d’anni fa) e tante altre cose che segnano epoche destinate a trascorrere: quella del fasciatoio, del seggiolone, dei biberon…
È stata proprio la consapevolezza che questi anni sono mer(d)avigliosi - sì insomma: fantastici, ma non a fatica zero - a condurre Francesca e me sulla tortuosa strada del terzo figlio. Davvero: non la ricerca del maschio, fatevene una ragione. Non amo neanche il calcio, figuriamoci.
Comunque se rivedo quelli che dicevano che da 2 a 3 non cambia niente… ho un paio di obiezioni. Non recriminazioni, assolutamente. Solo puntualizzerei che dipende dalle energie del terzo che ti arriva. A noi più che una terza è giunta una Tesla. Infatti, Bianca, fa da 0 a 100 in 2,6 secondi.
Chiusa parentesi. Ma dove eravamo? Ah, al richiamo selvaggio che ciclicamente proviene dalla stanza da bagno. Uno dei motivi principali per apprezzare le gioie delle cuffie wireless, che consentono di telefonare con le mani libere e addirittura dettare messaggi a Siri, l’ennesima donna della mia vita.
Ecco, quando la vocina della piccola ha cominciato la nenia del fine-pupù, stavo scrivendo un appello in un gruppo-classe su WhatsApp nel quale ho sostituito Francesca in questo periodo. Eh già, era una delle poche mansioni che ero sempre riuscito a scamonare, a parte qualche chat sportiva, più leggera, senza scambio selvaggio di foto dei quaderni per sapere che compiti ci sono e con quale tonalità esatta di penna colorata vanno fatti.
"Carissimi, come state? Spero che questo strano periodo proceda tutto sommato bene per voi.
Provo a chiedervi una cosa: per la nostra EMMA questo sarà un COMPLEANNO un po’ strano… aveva molta voglia di rientrare a scuola lunedì 16 (proprio quella la data giusta, compirà 8 anni) e invece niente…
E anche la festina andrà rimandata. Ho avuto un’idea per provare a rallegrarle un po’ quella giornata e farle una SORPRESA: ognuno dei suoi compagni di classe potrebbe mandarle un breve video di auguri, filmandosi. Naturalmente vi assicuro massima privacy, non diffonderò le immagini dei vostri figli. Se siete d’accordo vi ringrazio moltissimo e aspetto i vostri video entro sabato o domenica, così ho tempo di metterli insieme per lunedì mattina 16 e farglieli vedere a colazione.
Se invece per qualsiasi motivo preferite non partecipare nessun problema, capirò, è giusto che ognuno viva come preferisce la questione della diffusione delle immagini. Se ci sono altri bambini che compiono gli anni in questo strano periodo rilancio l’idea anche per loro. Grazie della vostra attenzione, buona giornata a tutti".
Sì, un po’ prolisso, è vero. Ma in questi giorni, con Francesca quasi sempre di turno e la vita sociale annientata… già l’idea di relazionarmi con un gruppo di adulti mi ringalluzzisce! Durante certe telefonate mi rendo conto di sproloquiare, sfociando in monologhi serrati.
E comunque la risposta è stata abbastanza brillante: molti genitori e bimbi sono stati gentili e hanno preso la mia richiesta come occasione per ideare qualcosa con i loro figli, passare un po’ di questo tempo libero insieme. Così ho ricevuto una quindicina di clip. Belli e autentici, ricchi di emozioni come le cartoline dal mare che ci si inviava tra amichetti nelle estati della mia infanzia. Oggi coinvolgerò la sorella maggiore Federica in una sessione di montaggio segreta, fingendo difficilissimi compiti delle medie che necessitano l’aiuto di papà, a porte chiuse. Così sarà anche per me un modo per trascorrere qualche momento con la mia preadolescente preferita, che in questi giorni di clausura si sta facendo una cultura pop spulciando tutte le biografie dei suoi attori preferiti.
- Papà, sai che Winona Rider, quella che interpreta la madre di Will in Stranger Things, da giovane è stata fidanzata con Johnny Depp?
- Ovvio. Questi ormai sono gossip cult, roba della mia generazione, bimba! Ma, a proposito, non ti ho ancora fatto vedere Edward Mani di Forbice? E la storia del tatuaggio l’hai sentita?
- Siiiiì, intendi che lui si era fatto scrivere “Winona Forever” e poi quando si sono lasciati l’ha trasformato in “Wino Forever”...
- E non credo sia sommelier, pensa!
Non vedo l’ora di continuare questi discorsi. E fare il montaggio dei video-auguri sarà un bel gioco. Magari lo faccio gestire a lei direttamente dal tablet, adora qualsiasi cosa si possa fare con quell’oggetto. Se l’avessi avuto io alla sua età, del resto, chissà che esaltazione.
Una tecnologia davvero versatile: fa effetto pensare che in questi giorni è diventata uno strumento utilissimo per far comunicare i degenti positivi al Covid-19 con i loro parenti, durante l’isolamento. Tant’è che i medici degli Spedali Civili di Brescia hanno fatto un appello: “Il Civile cerca tablet per avvicinare i pazienti alle loro famiglie”. Sei sono arrivati subito, grazie ad una donazione dell’Associazione Artigiani.
Qualcuno, oggi, si sentirà meno solo.
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NOTE:
Continua la sottoscrizione #aiutiAMObrescia, per la raccogliere fondi in favore degli ospedali bresciani. Ieri sera aveva raggiunto gli 8,7 milioni di €.
Poste Italiane nel periodo Covid-19.
Credits foto: Ettore Pilati.
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