#23 - LA VITA INDIRETTA




È la sua.
È la nostra.
È anche la vostra, vita.

Francesca è vera, reale, ogni volta che la guardo un brivido vitale mi attraversa cuore e anima.
Tuttavia la sua vita, la nostra vita, in queste pagine, si trasforma in un romanzo d’informazione.
Tra gli svariati motivi di riconoscenza nei suoi confronti - che sto collezionando da vent’anni e tre figlie - adesso c’è anche la gratitudine di aver acconsentito con naturalezza a trasformarsi da persona a personaggio di una storia. Non una storia qualsiasi: il diario di questo stallo.
Mi dà modo, così, di scrivere dispacci dal fronte dell’emergenza sanitaria Covid-19, rappresentando tutti i sanitari impegnati a difenderci. L’idea è che la sua vita, indirettamente, diventi lo specchio delle emozioni di ogni persona che ogni giorno rischia per il bene comune.
Che la nostra vita familiare si trasformi nella quotidianità di tutti coloro che aspettano a casa i loro affetti, orgogliosi, ma anche attraversati da brividi che bruciano sottopelle.


Se stare accanto a Francy in modo originale in questo momento è stata la scintilla scatenante, l’obiettivo dello scrivere è diventato, insomma, fin da subito, informare e rendere onore e omaggio a tutto il personale sanitario. E siamo felici che l’intenzione sia stata capita. Proseguiamo, dunque, in questa direzione, che punta ad offrire immedesimazione, anche grazie alla presenza nel racconto dei nostri Minions preferiti, insomma le nostre tre bimbe. 
(Ecco, chissà adesso che facce se leggono! Ma tanto lo sanno che, per ridere, le chiamo così).

- Amore, mi ha chiamato SkyTg24, mi invitano ad intervenire in diretta per parlare del blog.

- Paul, almeno al barba te la devi regolare: in tv versione Cast Away anche no…

- La vera questione è che mi contattano via Skype alle 7.40 del mattino: si sveglierà Bianca ed entrerà nell’inquadratura reclamando applausi, presumibilmente intonando un brano di Frozen. Va bene, sarebbe coerente con i racconti, poco male. Tuttavia se comincia a saltarmi addosso per le coccole o mi fa l’assalto del solletico, come ama fare ogni mattina, sono fritto: impossibile tenere il filo di un discorso quando le sue manine da impastatrice mi attaccano e lei se la ride ripetendo ghirrrrighirri! ghirrighirrrrrri! 

- Sarebbe stradivertente da vedere in tv, però.

Tanti amici sono d’accordo con lei, anzi: fanno proprio il tifo per l’incursione di Bianca in scena.
Quando avvisandoli allego il vecchio video cult virale dell’analista della BBC interrotto in diretta dall’irruzione della sua famiglia nel suo studio domestico... ridono a crepapelle e si gasano. Inneggiano: “Vogliamo Bianca! Dateci la nostra guest star!”.



Incredibilmente la mattina successiva la piccola dorme fino alle 8.30, con buona pace della task force di sorelle pronte a prenderla al volo in caso d'invasione di campo. Mamma Francy, infatti, è già sulla via dell’ospedale e vedrà il video sul sito di Sky più tardi, tra un’uscita dell’automedica e l’altra: quella l'attività prevista dal suo turno del giorno. Dress code: tuta bianca da astronauta usa e getta. Cinque quelle usate a fine giornata, per altrettante uscite in sirena su casi a rischio Coronavirus.

Nel frattempo la giornata a casa procede sulla scia dell’onda lunga della diretta tv: incredibile l’affetto e dimostrato da tanti amici e lettori, rispondere degnamente ai messaggi è un’opera minuziosa, non delle più semplici se nel frattempo devi fare colazione-pranzo-cena-aiutocompiti ecc. al trio di Minions. E mettere via una spesa consegnata a domicilio che potrebbe sfamare un esercito (ma le creature divoreranno in pochi giorni). 74 le interazioni WhatsApp dedicate a comunicazioni di servizio nel gruppo dei genitori di seconda media (non solo logistica per la didattica a distanza, stavolta, ma anche una bella umanità che si rivela: tra soldi delle gite saltate da devolvere ad #aiutiAMObrescia e solidarietà nei confronti di chi non sta bene); 49 quelle sulla chat della seconda elementare, compresa quella della brillante maestra Luisa, che ogni sera legge un capitolo de Gli Sporcelli a lo invia come messaggio vocale ai suoi alunni: una bellissima coccola indiretta.

Tra i messaggi arrivati in privato, via social, da sconosciuti mi colpisce quello di una donna che mi scrive di essere una spettatrice del tg e di volermi ringraziare della visibilità che sto dando a tutti i sanitari. Aggiunge: “Sarebbe bello se potesse ricordare anche le persone che lavorano nei supermercati, come mia sorella, mio cognato e i miei genitori... e la tensione continua che viviamo in questo periodo. Sono preoccupata per loro, se si ammalassero rischierei di perdere un gran pezzo della mia famiglia”. 
La consapevolezza di essermi messo in gioco assume forme nuove, sfide e responsabilità. Anche Moreno Marinozzi, il caporedattore di SkyTg24 che mi ha intervistato in diretta, mi ha chiesto di lanciare un messaggio, in chiusura di collegamento. Ho parlato dell’importanza della coesione tra individui e popoli. Dobbiamo cominciare a mettere ora le radici di questi legami. 



Il mio primo passo, in tal senso, pur sapendo che in questi racconti è giusto rimanere coerenti con il tipo di narrazione iniziata, è telefonare subito alla mia cara amica Lucia Giorgi, chef (già concorrente di MasterChef) e donna da sempre impegnata al lavoro in una grande catena di supermercati. Fin da ragazzino la incrociavo nel negozio del mio quartiere e intervistarla spesso per il Giornale di Brescia durante la sua avventura tv nel talent show è stato un modo per conoscersi davvero, per fortuna: ha una grinta fantastica. Da giorni cercavo un momento per chiamarla. Come tutti è in pensiero per la sua famiglia. Senza rinunciare ai suoi modi sempre allegri (poco dopo su Facebook commenterà la mia incursione su Sky così: Bella testimonianza ❤️stai benissimo con i capelli più lunghi... " strappandomi un sorriso compiaciuto).
Chiacchieriamo e senza mai perdere tenacia mi racconta l’ultimo mese e gli assalti ai supermarket subìti: " Ci siamo sentiti in prima linea senza averlo scelto: sei lì, chiuso in uno spazio circoscritto, fuori c’è un virus letale che dilaga… e la gente ti salta addosso per fare acquisti. Vero panico. Non io, eh, mi conosci. Ma ne ho visto serpeggiare ". La conosco, ha sangue freddo, e grandi sentimenti. Il suo motto è “Baciami subito” e adesso l’abbraccerei, ma il telefono ci divide. E il lock down pure, anche se abitiamo a poca distanza. Sarebbe proprio il momento di una bella cena tutti insieme, con le nostre due famiglie a sorridere e condividere una buona bottiglia di vino scelta da suo marito Maurizio, vero intenditore.

Dobbiamo aspettare ancora un po’. Sentirci da lontano.

Vita, indiretta. Ognuno resta nella propria pelle, ma le storie degli altri riescono a metterci in contatto. Scorrono, sottopelle, come brividi.



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NOTE

I titoli di giornale, la mattina della diretta su Sky, annunciavano purtroppo "Brescia non frena": dinanzi ad un apparente rallentare su scala nazionale dei contagi da Covid-19, la nostra città era in controtendenza.

812 i decessi finora nella nostra provincia.
75 quelli del giorno prima.

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Grazie all'amico filmmaker Simone Rigamonti per il video presente in questa pagina. Farmelo avere pochi minuti dopo la diretta è stato un pensiero davvero affettuoso. 

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