#24 - SIAMO TUTTI SULLO STESSO BALCONE


Oggi una cosa bella c’è…

Francy lancia subito un raggio di luce, quando rientra verso le 21 dal turno in Rianimazione.

…abbiamo estubato un paziente e poi gli abbiamo fatto fare una videochiamata a casa con uno dei tablet che sono stati donati al reparto. È stato un momento molto commovente. 
Continuava a dire: “Siete bellissimiiii”. 
E dall’altra parte sentivamo rispondere :“Sei bellissimoooo”. 
Occhi lucidi sotto le mascherine anti-Covid. 
Poi ad un certo punto, raggiunto un angolo che mi consentiva di scorgere lo schermo, ho visto nell’inquadratura due cani che scodinzolavano all’impazzata!
“Siete bellissimiiii” ripeteva lui. La moglie si stava premurando di farlo salutare anche da loro. “Siete bellissimi tutti”, stavo per dire anch’io. 




La guardo, mentre mi racconta l’aneddoto. È l’iniezione di fiducia che ci voleva, interrotta poi dal tintinnio della messaggistica che spesso annuncia, di questi tempi, richieste di consulenza. In punta di piedi tanti amici e parenti preoccupati per i loro cari cercano informazioni e sperano in rassicurazioni. È comprensibile. È l’altro versante del lavoro del medico, che a partire dal giuramento di Ippocrate, sa di missione.

Per fortuna sono solo le chat scolastiche a pulsare. In stereofonia sui nostri due telefoni finalmente vicini a fine giornata. “ Silenziale tu, ti ho detto che ci penso io in questo periodo ”, sottolineo. E poi sbirciando i messaggi con la coda dell’occhio mi scappa un “ urca, non si molla mai qui sopra: è in atto un dibattito sull’utilità dell’uso dei documenti di testo Word per eseguire i compiti di seconda elementare! ”. L’altro giorno l’ho fatto usare a Emma e rideva del correttore automatico: “ Ma papy, viene tutto giusto con questo coso! ”.

“ Bellino, benvenutooo… nel mondo dei gruppi. Muhahahaha ”, ride lei con finta perfidia, canticchiando in stile opera. Poi cambia argomento: 

- Cosa hai fatto oggi? 

- Dunque: sono stato alla spa, super-relax, ti ricordi quella vicino a Verona? Col bar acquatico? Un bel pirlo stando in ammollo con l’unica preoccupazione di ricordarsi di ordinarlo chiamandolo spritz.

- Sì sì, ok, ho capito. E poi, nella realtà? 

- A parte ciò, le bimbe sono state davvero brave: pensa che Chicca ha spolverato le mensole della sua cameretta di sua iniziativa! Con straccio e spruzzino del detersivo. E poi mi ha aiutato con Bianca, dopo il bagnetto le ha fatto una bellissima treccina.
Per contro la piccola nella vasca si è esibita nell’interpretazone del cucciolo d’ippopotamo, il tutto in videochat con gli zii, sconvolti dalle onde che si alzavano. Divertente, comunque. Del resto a quattro anni, dopo un mese in casa… potremmo aspettarci molto di peggio. Le mancano i suoi amichetti, i bambini della sua età. Per fortuna che abbiamo messo su questa mini-squadra, eh. Almeno in tre sorelle si fanno compagnia in questo periodo. Io, da figlio unico, chissà cosa avrei fatto in una situazione così.
Brave, oggi proprio brave.

Il momento di coppia è durato fin troppo, arriva il trio, inseguendosi per la casa tra urletti e risatine: “ Tu lo ami! Ami GranMatteo! ” incalza Bianca, che quando le sorelle sovvertono la domanda, giocando a prendersi in giro su amori immaginari, risponde serafica: “ Io amo Olaf ”. È il pupazzo di neve di Frozen. Il papà, per ora, può dormire sonni sereni.

- “ Dai, e poi cos’hai fatto oggi? Videolezioni? ” prosegue Francesca.

- No, meglio fissarle nei tuoi giorni di riposo. Sono blocchi da tre ore, difficile tenere la truppa in riga tutto quel tempo nel backstage. Però, nel pomeriggio sono riuscito a scrivere tranquillamente un articolo per il GdB, dedicato a quelli che mi piace chiamare i “filmmaker indoor”. 

Sì perché, come tutti, anche i registi sono chiusi in casa e cominciano a scalpitare… dunque si inventano cose molto interessanti per girare immagini, anche senza set a disposizione. Iniziano a guardarsi in giro nei loro appartamenti e poi a osservare dalla finestra. È come se fossero tutti sul balcone. Siamo tutti, in effetti… sullo stesso balcone. Esposti alle intemperie e con la speranza che regga. Mi ricorda qualcosa questa situazione. 
E penso anche che la sensazione provata dal paziente di Francy nel risvegliarsi sia stata simile a quella di un naufrago che si mette in salvo.
Anch’io direi “ Sei bellissimo ” al nostro cane Juliano in videochiamata, di sicuro. Mi mancherebbero addirittura i quintali di pelo che ogni mattina vanno aspirati dal pavimento, pena la “panatura” delle figlie nei primi minuti di gioco libero. Cotolette che sembrano yeti.

- E cosa combinano i “tuoi” registi, allora?



Mi ha attivato sull'argomento. E allora mi ci butto a capofitto. I creativi mi sorprendono: da questa stasi, tipo “finestra sul cortile” hitchockiana, i più intraprendenti riescono a trarre intuizioni. Elia sta girando una webserie molto divertente, con Valeria: si chiama Effetto quarantena. Brevi puntate, scene casalighe, in modo delicato riesce a ricordare a tutti quanto sia importante restare in casa in questo periodo, per non far collassare gli ospedali. Tra l’altro te la dedica! A tutti voi, insomma, al personale ospedaliero. E poi ha in mente addirittura un film! Vuole girarlo dalla finestra: tutti racconti dell’esterno visto e sentito dall’interno. Effettivamente questa cosa del silenzio che avvolge la città è affascinante. Verrà qualcosa di figo, ne sono certo.
Intanto ha un po’ di pensieri, in famiglia. Suo padre (ti ricordi… il protagonista, con lui, di Talien? - chiedo a Francy) è rientrato dal Marocco con un volo organizzato dalla Farnesina, là temono che l’arrivo del Covid-19 sia insostenibile per le strutture ospedaliere.

- Mi metti il dentifricio?! (arriva una delle piccole di corsa in pigiama cercando di strizzare un tubetto ridotto come una sottiletta)

- Sì, ecco, lasciami finire di parlare, un secondo, con la mamma… 

Concludo raccontandole che ho scritto anche di Simone: ha girato due videoclip interessanti, in casa, per canzoni dedicate all’emergenza, scritte proprio in questi giorni da due musicisti bresciani, molto diversi. Il puntaspilli del cantautore Luca Rassu drammatizza «il mondo febbricitante» dove le emoticon prendono il posto delle carezze e poi l’hip hop di Incro Covid-19 dà una bella botta di energia, di questi tempi. L’ho trovato potente, soprattutto nel passaggio dove dice “ Forse è più facile adesso capire chi siamo ”. 
Le racconto anche che è il nipote di Robi Capo, l’attore, quello brillante della webserie Ch'èl chì chèl lè. È stato, oltretutto, ospite speciale in una puntata girata al Villaggio Sereno. Che bravo Robi, il suo saluto tipico è un augurio ancora più importante da sentire, adesso: “ Passate una buona giornata ”.



I bresciani, operosi come sempre, hanno addirittura anticipato l’appello di Gabriele Salvatores: filmarsi in casa per prendere parte a «Viaggio in Italia» il suo prossimo film-mosaico sulla falsariga di «Italy in a day» che il premio Oscar realizzò nel 2014 (ispirandosi a   quel «Life in a day» prodotto da Ridley Scott).


- Dai, donne: andiamo tutti sul divano che vi faccio vedere un po’ cose belle successe a Brescia in questi giorni!! Dal balcone di YouTube.


I suoi talenti sono rintanati, ma non in letargo: la nostra città reagisce.

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