#55 - LEONI BUFFI



Mi chino per dare la buonanotte a Bianca e mi viene da ridere: le sue guance sono gonfie come palloncini, tanto da nascondere gli occhietti furbi, come fossero colline che segnano un orizzonte tondo, sotto le quali città brulicanti di luci e di vita fanno capolino.

All’improvviso le labbra si aprono a formare un piccolo cerchio. 
E danno sfogo a una folata d’aria talmente intensa da farmi sventolare il ciuffo.

- Phffffffffffffffffffhfffffffffffhfffffffffh

- Quando sono stanca, buffo!

- Cosa fai?

- Buffffffo! Phfffffffffffhffffffh

- Ah, sbuffi!

- Sì, come Emma. Ogni volta quando non la tratto bene rimane male.

Il ragionamento non fa una piega, anche se la costruzione della frase sembra un montaggio dadaista di frammenti di canzoni di Vasco e di Bugo.

Il piccolo boss oggi ha dato il meglio di sé. Sarà la primavera, l’isolamento… chi lo sa. 
Pur nella sua simpatia, ci ha bacchettato tutti più volte con i suoi “Ma daiiiiiii” seguiti da uscite di scena drammatiche e plateali. Unico graziato il grande cane biondo Juliano, forse perché talmente simile ad un leone da far parte della tribù di animali che Bianca si porta dietro ovunque vada. Sì, ok, un “ovunque” abbastanza ristretto: qualche stanza e il giardino, location e scenografie dove ambienta un lunghissimo film mentale con protagonisti Simba, Mufasa, Scar, Rafiki, Sarabi e naturalmente Pumbaa e Timon. Insomma, il cast de Il Re Leone, che sta tornando sul podio dei suoi film preferiti. 




La cosa mi fa uno strano effetto perché mi riporta con la mente all’inverno scorso quando, poco prima di compiere 4 anni, ha iniziato a sciare, perché quelle erano settimane di grande passione per il capolavoro Disney, in tutte le sue versioni (originale e live action), e naturalmente: la musica di Eltongiòn! Proprio dalla savana, infatti, è nata la passione di Bianca per Sir Elton John, il baronetto del pop.

Mi sembra una vita fa, ma anche l’altro ieri. Sono gli ultimi ricordi belli, appena prima che l’uragano Coronavirus ci investisse. Giornate spese sulla neve, durante le quali a turni Francesca ed io sciavamo con Federica ed Emma. A parte la “finestra” di libertà data dalla lezione di sci di Bianca, dove ci godevamo qualche pista insieme alle figlie più grandi, qualcuno giustamente doveva stare con la piccola. Ore passate a fare pupazzi di neve o a giocare al tavolo del rifugio: quelle attese erano un piccolo limbo tutto sommato piacevole anche se i piedi negli scarponi scalpitavano dalla voglia di agganciarsi agli sci e solcare le piste. 

Chi l’avrebbe mai detto che quelle parentesi nelle giornate sarebbero state solo il “trailer” della grande attesa che stiamo vivendo ora. Un periodo del quale vediamo, all’orizzonte, la fine, come un luminoso paesino di montagna che ci attende laggiù dopo la discesa, per festeggiare la vita, quella normalità che abbiamo, sì, saputo onorare in passato, ma chissà se davvero in ogni prezioso dettaglio. Ricordarsi di non dare niente per scontato - cosa arcinota, ma spesso sottovalutata - non sarà solo il lascito di questo periodo, ma la sfida del futuro. Cominciamo a tirare il fiato. Non abbiamo ancora capito - o forse sì, ma non vogliamo pensarci davvero - se la prossima estate sarà foriera di un vero sospiro di sollievo, oppure di nuove abitudini con le quali imparare a convivere. Di certo sbuffare non sarà la soluzione, anzi, di questi tempi, con la mascherina, non è proprio il caso. 

- Bianca, ti ricordi la tua prima maestra di sci? Quando, prima di fare le lezioni di gruppo, hai provato un paio d’ore nel campetto scuola, da sola con lei? Alle fine della lezione ci ha detto: “È troppo simpatica, ma parla sempre… incredibile, non sta zitta… sembra Masha, avete presente quella del cartone animato? Masha e Orso….?” Io e la mamma, pur stupiti, abbiamo riso, perché un po’ è vero, e le tue sorelle devono avere la pazienza di Orso qualche volta.
Dai, mi prometti di trattarle bene? Sono così gentili con te, ti fanno sempre giocare… 

- Papy, occhei. Ma non sono Masha! Phffffffffffffffhfffffffffffffh. Sono Simba! E quando andiamo a sciare?! Sono stufa di stare sempre qui da tregiorni!!




- Adesso è primavera, la neve si sta sciogliendo… dobbiamo avere un po’ di pazienza, anche più di “tregiorni”, prendendo in considerazione la tua scala temporale… ma potremo portare Juliano a fare qualche passeggiata in montagna, sotto la neve spunta l’erba, nascono i fiori.

- Sì, io voglio bene al mio Julianino!

- E poi tra poco è il suo compleanno: festeggia i nove anni.

- Allora facciamo il trucca-bimbi!

- Va bene. Lo facciamo fare a Federica che è brava! Tutti truccati da animali della savana e Juliano fa Simba… 

- Sono io Simba!

- Dimenticavo, scusa.

- Va be’, siamo Simba insieme.


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